Grande successo dell’open day all’allevamento Frisia

martedì 19 novembre 2019

Confronto, approfondimento e un momento finale dedicato alla solidarietà: la giornata del 13 novembre, organizzata da SOP, Sgariboldi e Inseme ha avuto un grande riscontro di partecipazione. Dr. Zanini: “Fondamentale creare un movimento degli allevatori per fare rete e far passare una comunicazione più corretta del settore, del suo valore e del suo impatto positivo”. 

Bertonico, 13 novembre 2019 – Più di 200 allevatori presenti, più di 10 visite guidate in azienda e un intervento di grande interesse – quello del Dottor Lucio Zanini, Specialista qualità Latte ARAL – sul tema dell’asciutta selettiva e delle cellule differenziali: l’open day organizzato mercoledì 13 novembre presso l’Allevamento Frisia di Bertonico (LO) da SOP, Inseme e Sgariboldi è stato un successo, non solo di partecipazione ma anche di conoscenza e confronto.

Il giro in allevamento

L’allevamento di vacche da latte rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare: si producono i foraggi con cui alimentare gli animali, che danno liquame che viene poi distribuito come fertilizzante sui campi.

Nella prima delle cinque tappe in cui si è articolata la visita, SOP, che collabora con l’allevamento Frisia dal 2001, ha parlato di bioigienizzazione® in stalla: il contrasto ai patogeni e la promozione di una corretta asciugatura di lettiere e cuccette. Marco Rocchetta, tecnico dell’azienda, ha illustrato agli allevatori l’impatto dei prodotti sul benessere e la produttività di manze e vitelle, mostrando come sia possibile eliminare ammoniaca e odori dagli ambienti di stalla, promuovendo lo sviluppo degli animali in crescita.

Nella quarta tappa, curata da SOP, il Nutrizionista Dr. Gioacchino Quarta ha illustrato i risultati ottenuti dall’Allevamento Frisia con il mangime complementare SOP STAR COW, che aiuta l’allevatore a eliminare gli odori e le esalazioni di ammoniaca, contrastare la carica patogena nelle cuccette per contenere le patologie, e a sostenere la fisiologia delle vacche in lattazione per ottimizzare la produzione. Di seguito alcuni risultati monitorati tra il 2015 e il 2018:

  • da 35 a 39 kg/latte, capo al giorno
  • da 317.000 a 169.000 cellule somatiche/ml di latte
  • dal 13,7% al 4,1% di mastiti al mese (da 477 a 146 casi/anno)
  • da 35 a 20 casi/anno di ritenzioni di placenta

Nella quinta e ultima tappa, nell’area delle vasche e dei liquami, l’agronomo SOP Dr. Roberto Pozzato ha infine spiegato ai presenti come utilizzare SOP LAGOON per valorizzare il liquame prodotto in azienda, riducendo le croste e quindi i tempi di agitazione, promuovendo una corretta maturazione che previene la formazione di cattivi odori e di composti che “bruciano” le colture alla distribuzione, trasformando la distribuzione di liquame da semplice spandimento a fertilizzazione organica.

Il suo intervento è stato anche l’occasione per condividere i contenuti dello studio dell’Università di Milano pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Sustainability e dedicato proprio a questo additivo (Borgonovo et al. a Settembre 2019, www.mdpi.com/2071-1050/11/18/4998). Le ricercatrici hanno evidenziato come al quarto giorno dopo la prima applicazione di SOP LAGOON le emissioni si siano drasticamente ridotte:

  • 100% di AMMONIACA NH3
  • 100% di PROTOSSIDO DI AZOTO N20
  • 22,9% di ANIDRIDE CARBONICA CO2
  • 21,5% di METANO CH4.

Il Dr. Pozzato ha poi spiegato come l’utilizzo dei prodotti SOP CROP Line permettano di migliorare l’efficienza di assorbimento dei nutrienti, permettendo agli agricoltori di ridurre del 30% l’utilizzo di concimazione chimica fin dal primo anno di utilizzo.

La sinergia dei prodotti SOP per le colture con SOP LAGOON ha permesso all’allevamento Frisia di sfruttare un liquame maturato correttamente e di ridurre anche del 50% la concimazione dei campi di mais senza ricadute sulla resa produttiva e sulla qualità dell’insilato.


A proposito di asciutta selettiva e cellule differenziali: l’intervento del Dottor Zanini

Una volta concluse le visite guidate è stato il momento del Dottor Lucio Zanini, Specialista qualità Latte ARAL.

Il suo primo commento è stato indirizzato alla presenza di tanti allevatori all’open day; “È difficile far muovere gli allevatori dal proprio allevamento, per cui bisogna trovare il canale giusto. Questa giornata è la risposta che serviva”. Successivamente le sue riflessioni e i dati che ha fornito hanno delineato chiaramente lo scenario, legislativo ma non solo, in cui si colloca oggi il lavoro degli allevatori rispetto al tema dell’asciutta selettiva e delle cellule differenziali.

“Quello delle mastiti e della loro gestione è un problema urgentissimo che pesa sul bilancio di ogni azienda agricola in una misura non trascurabile: per un’azienda media con 150 capi la sua incidenza sul bilancio può portare a perdite anche di 40mila euro all’anno. Un dato, questo, che verrà presto pubblicato anche su una rivista scientifica internazionale perché è stato da poco abilitato come lavoro scientifico”.

“La messa in asciutta è un’ottima metodologia zootecnica ma quello che l’UE richiederà a partire dal 2020 è una riduzione del 30% dell’uso di antibiotici che ci costringerà a cambiare modalità di lavoro fino ad arrivare, nel 2022, all’obbligatorietà dell’asciutta selettiva. Le aziende dovranno impostare i sistemi di misurazione delle cellule somatiche e delle cellule differenziali che permetteranno loro di adempiere agli obblighi di legge senza mettere in pericolo i propri capi, ma preservandone il benessere”.

Nell’intervista rilasciata successivamente al suo intervento, il Dottor Zanini ha affrontato poi un’altra questione spinosa: le pressioni dei consumatori e dei legislatori sugli allevatori in materia di sostenibilità. “Quello che servirebbe per fronteggiare questa ingerenza – frutto di una comunicazione sbagliata – è un vero e proprio movimento degli allevatori, che lavorino insieme per far passare un concetto fondamentale: l‘allevamento intensivo gestito correttamente è quanto di meno dannoso e inquinante ci sia rispetto a una gestione domestica, senza mezzi e senza investimenti. E questo, oltre a dirlo io, lo confermano tantissimi studi scientifici”.

Non solo business

Allevamento Frisia, SOP, Sgariboldi e Inseme non hanno collaborato solo all’organizzazione dell’open day, ma anche alla donazione di 4.000 € in mezzi tecnici per supportare lo sviluppo e la modernizzazione dell’agricoltura in un villaggio del Nepal.

“I primi due dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile che le Nazioni Unite hanno identificato sono azzerare la fame e la povertà” ha dichiarato Marco Poggianella, CEO di SOP. “Crediamo che per far questo sia necessario aiutare gli agricoltori in ogni parte del mondo a continuare a coltivare le proprie terre. I mezzi tecnici, in particolare per la coltivazione di cereali e riso, verranno per questo consegnati direttamente agli agricoltori locali dalla ONLUS Mariana che da molti anni opera con le comunità locali”.


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