SOP alla FIERAGRICOLA VERONA 2020: Un osservatorio sulle nuove direzioni dell'agricoltura
venerdì 7 febbraio 2020
venerdì 7 febbraio 2020
"Fieragricola 2020 accende i riflettori sulle grandi sfide alle quali l’agricoltura è chiamata a dare risposte, a partire dal Green Deal illustrato dalla Commissione UE presieduta da Ursula von der Leyen e che coinvolge anche il sistema agricolo in maniera articolata” ha spiegato il Presidente di Veronafiere Maurizio Danese.
“Conseguire la neutralità climatica entro il 2050 richiede sforzi congiunti su scala mondiale e un impegno netto da parte di tutti gli attori della filiera agricola in termini di lotta ai cambiamenti climatici, biodiversità, agroecologia, sostegno alle energie rinnovabili e all'economia circolare.
L’appuntamento di Verona vuole come sempre offrire spunti di riflessione e soluzioni pratiche per accompagnare il mondo imprenditoriale e le filiere agro-zootecniche verso la sostenibilità.”
Quelle che si trascorrono in Fieragricola sono giornate intense: il programma infatti prevede sempre moltissimi ed interessanti dibattiti, presentazioni, incontri professionali e scientifici, esibizioni e prove dinamiche.
L’edizione 2020, la numero 114 svoltasi tra il 29 gennaio e l'1 febbraio scorsi, ha registrato numeri importanti: 132mila visitatori (il 15% dei quali provenienti dall’estero, in rappresentanza di 30 Paesi), 900 aziende da 20 nazioni, 67mila metri quadrati espositivi e 130 convegni tecnici.
Alla Fiera sono intervenute anche la Ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova e la Ministra dell’Agricoltura della Croazia Marija Vučković, che presiede il Consiglio dei Ministri Agricoli dell’Unione Europea nel primo semestre 2020.
“Non potevamo mancare a Fieragricola, perché affrontare in modo sistemico tematiche quali la sostenibilità e l’economia circolare è fondamentale per il futuro dell’agricoltura” ha dichiarato Marco Poggianella, Fondatore di SOP.
“La mia sensazione però è che si parli di questi argomenti in maniera sempre un po’ parziale, senza cioè dare sufficiente risalto alla necessità di investire su soluzioni in grado di perseguire la sostenibilità sia economica che ambientale e sociale. Non di rado ci si ‘accontenta’ di proposte che tutelano la produttività senza occuparsi dell’impatto ambientale, oppure si sponsorizzano interventi più drastici che difficilmente incontreranno il favore degli allevatori perché li costringerebbero a rinunciare a parte del proprio vantaggio economico.
Quello di SOP è un approccio diverso: le soluzioni che noi proponiamo permettono sempre di conciliare sostenibilità e redditività. In altre parole, i nostri prodotti sono la combinazione a nostro avviso più efficace di "mitigation" – ossia l’implementazione di cambiamenti di processo e di lavorazione che riducano la produzione di gas serra senza compromettere l’economia di agricoltori e allevatori – e "adaptation", ossia lo sviluppo di soluzioni che consentano ai farmers di adattarsi ai cambiamenti climatici già in atto e di prepararsi a quelli che arriveranno in futuro.Quando diciamo che sostenibilità e rendita economica devono camminare insieme lo diciamo anche perché oggi c’è una grande pressione da parte degli istituti bancari e degli istituti finanziari nel dare soldi e credito solo a chi è sostenibile, e in questo momento l’agricoltura è ritenuta non sostenibile. Quindi non guardare alla sostenibilità come ad un obiettivo importante tanto quanto la redditività non conviene più: chi non se ne occuperà farà sempre più fatica ad accedere al credito, e con prezzi più alti.
Noi di SOP possiamo contribuire a migliorare questo rating perché siamo in grado di dimostrare che l’attività delle aziende che collaborano con noi hanno un impatto ambientale sensibilmente minore, e in questo modo di consentire agli istituti bancari - che ricevono soldi specificatamente per poterli dare a chi è sostenibile - di esserlo anch’essi, a loro volta. Una filiera di rating positivo che sarebbe davvero importante e urgente attivare”.